Il recente successo commerciale delle e-bike non è limitato esclusivamente al settore delle bciclette tradizionali, ma coinvolge anche il mondo degli Human Powered Vehicles. Diversi costruttori di trike recumbent e velomobili propongono oltre ai modelli classici, una o più versioni a pedalata assistita, in grado di soddisfare le richieste dei cicloturisti e dei commuter più esigenti. Sempre più ciclisti infatti, sono attratti dall’opportunità di farsi aiutare dal motore elettrico per raggiungere con facilità mete fino ad ora precluse, per arrivare in cima ad una salita risparmiando le gambe, per ampliare i propri orizzonti o semplicemente per raggiungere il luogo di lavoro senz’auto.
La Slyway explorer è stata trasformata in e-bike utilizzando un kit composto da motore Bafang con 250 Watt di potenza nominale, alimentato da una batteria agli ioni di Litio con 17,4 Ah di capacità. La scelta di posizionare il motore sul movimento centrale, è motivata dall’opportunità di sfruttare il cambio posteriore nei tratti in salita e migliorare l’efficenza del motore a basse velocità. Il motore montato nel mozzo della ruota posteriore è vincolato al numero di giri della ruota, quindi nelle fasi di partenza o lungo le salite ripide, si trova costretto ad erogare la sua potenza a bassi regimi di rotazione, in modo poco efficente, assorbendo molta energia dalla batteria. Il motore montato sul movimento centrale invece, poichè agisce sulla trasmissione, può lavorare sempre ad un regime di rotazioni ottimale, consumando meno energia, se si ha l’accortezza di selezionare i rapporti adeguati.
Una volta rimossa la guarnitura anteriore ed il movimento centrale, abbiamo posizionato il motore. Una piastrina dentellata “anti-rotazione” evita che il motore ruoti attorno al movimento. Per serrare a dovere la ghiera di fissagio di questa piastrina è opportuno procurasi una chiave specifica.
Dal motore centrale partono tre cavi elettrici: il cavo di alimentazione che andrà collegato alla piastra porta-batteria, il cavo di connessione al display ed il cavo del sensore di movimento. Il kit Bafang è concepito per essere montato su telai di geometria tradizionale, per questo se il movimento centrale è molto distante dallo sterzo, ovvero il boom anteriore è allungato in avanti, i cavi potrebbero risultare troppo corti. Per guadagnare un paio di centimetri, abbiamo montato il sedile nella posizione più arretrata possibile. Arretrando il sedile (oppure coricando maggiormente lo schienale) è possibile avvicinare il movimento centrale e guadagnare quanto basta per un cablaggio a regola d’arte.
Il montaggio della batteria al telaio è garantito da un supporto regolabile in alluminio (Terracycle Battery Mount) disponibile per tubi telaio da 1,75″ fino a 60 mm di diametro. La lunghezza del cavo di alimentazione (senza prolunghe) ci ha permesso di collocare la batteria in posizione centrale, sul lato sinistro della explorer, tra lo sterzo ed il sedile. In questa posizione la batteria ha un ingombro tale da consentire di poggiare comodamente i piedi a terra.
Il cavo di connessione verso la centralina elettronica si ripartisce in quattro, per collegare il motore con il display, con il manettino (acceleratore) e con le due leve freno (con cut-off che interrompe l’alimentazione in caso di frenata). Un ampio display LCD fornisce in ogni istante le informazioni sulla velocità di marcia, la distanza percorsa, il livello di assistenza selezionato ed il livello di carica della batteria. Il tasto ON/OFF e due tasti (+/-) di selezione del livello di assistenza, si trovano su un anello da posizionare “a portata di mano” in prossimità delle leve freno. Il cablaggio è ottimale quando tutti i cavi scorrono aderenti al telaio, distanti dalla catena e sono in grado di sopportare la massima rotazione della forcella e del manubrio.
Una volta caricata la batteria, è giunto il momento di collaudare la explorer E-assist su strada. Durante l’attraversamento di un centro abitato con frequenti stop e partenze da fermo, il livello di assistenza inferiore è quello più adatto per contenere l’accelerazione impressa dal motore e gestire la bici come siamo abituati a fare senza assistenza. I livelli di assistenza più elevati diventano davvero utili quando la strada inizia a salire. In ogni caso il divertimento è assicurato, almeno fino a quando la batteria ce lo permette.