Una volta completato il montaggio di tutte le parti meccaniche, è necessario dedicare un certo tempo alla ricerca del corretto posizionamento del sedile e del movimento centrale. Per individuare la migliore posizione sui pedali, è necessario procedere per gradi, conducendo dei test su strada, e apportando le modifiche necessarie. La posizione ottimale sarà quella che garantisce contemporaneamente il massimo comfort e la massima efficienza. I primi test su strada, a velocità ridotta, necessari per verificare la posizione, sono utili anche per familiarizzare con il sistema di sterzo “tank steering”. Questo sistema, che a basse velocità può sembrare piuttosto “duro”, quando la velocità aumenta, richiede sensibilità e attenzione.
Il WAW è dotato di un sedile ergonomico in fibra di carbonio (disponibile in taglia unica) che misura 980 mm in lunghezza e 345 mm in larghezza nella parte inferiore. L’inclinazione dello schienale può essere personalizzata grazie ad una piastra reggisella in alluminio, la cui posizione si regola tramite un’asta verticale e due aste orizzontali con ampie escursioni.
Nella parte inferiore, il sedile è fissato alla scocca portante del velomobile tramite una coppia di piastre longitudinali che permettono di regolarne avanzamento e arretramento in quattro posizioni, distanziate di 15 mm. L’inclinazione dello schienale e l’avanzamento del sedile dovrebbero essere regolati in modo da poter raggiungere i comandi del cambio e le leve freno con le braccia in posizione di riposo (i gomiti sono all’altezza dei fianchi). Rovesciando le due piastre è possibile rialzare il sedile per ridurre il dislivello seduta – movimento, che misura 300 mm nella posizione base (escluso il cuscino).
La forma anatomica del sedile è disegnata per garantire il massimo comfort della colonna vertebrale. La seduta è completata da un cuscino ventilato Ventisit disponibile in tre versioni di spessore diverso: sport (1 cm), standard (2 cm) e comfort (3 cm).
Il movimento centrale è montato su una slitta in alluminio che può scorrere con escursione complessiva di 250 mm. Regolando la posizione del sedile e della guarnitura, il WAW standard può accogliere ciclisti di statura compresa tra 160 e 190 cm.
Grazie alle generose dimensioni del naso, i ciclisti fino a 180 cm di statura possono montare pedivelle standard (L 170 – 172,5 – 170 mm). La misura di pedivelle più diffusa sui velomobili (utilizzati più spesso su percorsi pianeggianti) è 165 – 155 mm o meno, perché le pedivelle corte permettono di ridurre le dimensioni del naso, a vantaggio della penetrazione aerodinamica del veicolo. La ricerca scientifica sembra dimostrare anche un maggiore rendimento con pedivelle corte. Uno studio condotto nel 2008 da Danny Too dimostra che la lunghezza delle pedivelle ottimale su recumbent è 145 mm, perché a questa misura corrisponde la massima potenza misurata durante i test. (Maximizing performance in Human Powered Vehicles: A lieterature review and directions for future research. Danny Too, Gerald E. Landwer, June 21, 2008, Human Power eJournal article 16, issue 05).
Le pedivelle corte richiedono un periodo di adattamento per trovare il rapporto e la cadenza adeguati. Uno studio scientifico condotto sulla cadenza e l’efficienza muscolare, spiega perché le pedivelle corte permettono di esprimere maggiore potenza. La performance del ciclista è limitata alla produzione di acido lattico generato dal lavoro muscolare. E’ dimostrato che la produzione di acido lattico può essere ridotta selezionando la cadenza opportuna. I test condotti a diversi livelli di potenza dimostrano che quando la potenza espressa aumenta, la massima efficienza si ottiene a cadenza più alta (Cadence, power and muscle activation in cycle ergometry. Brian R. Macintosh, Richard R. Neptune, John F. Horton Human Performance Laboratory, Faculty of Kiniesiology, University of Calgary, Alberta, Canada – Med. Sci. Sport Exerc. Vol. 32 No 7 pp.1281-1287, 2000).